Ovviamente tutta la faccenda è disgustosa, ma se si supera la fase "emotiva" (chiamiamola così), emergono altre considerazioni.
Penso a queste giovani che si prostituiscono e dico la prostituzione a volte è perfino una scelta, contente loro...Ma queste donne non si accontentano dei soldi, per tanti che siano. E nemmeno di fare le veline o le presentatrici...No, vogliono un posto a Roma, vogliono fare i ministri, avere delle cariche pubbliche. E' un pò come se un cieco pretendesse di guidare una Ferrari in gara...Con le conseguenze che si possono immaginare.
Questo sistema -sta qui lo scandalo- glielo lascia desiderare e se sono abbastanza "meritevoli" trasforma in realtà quello che da un'altra parte sarebbe considerato un delirio d'onnipotenza di qualche fighetta fuori di testa. Ma peggio ancora, l'opinione pubblica finisce col ritenere normale questo genere di avvenimento, avere un'igenista dentale come consigliere regionale o una modella di calendari come ministro delle pari opportunità.
Da qui genera poi la perversione che trasforma alcuni disgraziati genitori in ruffiani che vendono al "sultano" la loro prole. Ci s'indigna giustamente per la prostituzione minorile nei paesi del terzo mondo, ma quando avviene qui, nei confini Italiani non c'è indignazione, anzi, alcuni plaudono a tanta furbizia. Vien da pensare che sia solo una questione di prezzo, non val la pena di vendere una figlia per qualche dollaro come avviene in Thailandia, a Cuba, in Messico, bisogna chiedere ben altro: posti statali, ingaggi televisivi, buste contenenti migliaia di euri.
E che tipo di valori possono avere ragazze con genitori così? Quale può essere la loro idea di carriera? Di quale relazione affettiva o d'amicizia possono essere capaci?
In un'intercettazione Nicole Minetti dice che Berlusconi gli ha rovinato la vita...beh, non solo la sua, con la sua logica di scambio l'ha rovinata ad un sacco di ragazze e ragazzi, un sacco davvero.
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