Vi ho parlato più volte del mio lavoro, e spesso vi ho detto quanto poco sia pagato, regolamentato, riconosciuto.
A dispetto di tutto questi io e molte altre colleghe siamo sempre pronte ad un corso d'aggiornamento e così, nonostante le cose che già ho da fare, mi sono iscritta ad un corso che parte a MAGGIO e presenta una frequenza assurda di 6 ore la settimana (a volte anche di più) suddivise in due serate. Tenete presente che la sede del corso è sperduta nell'estrema periferia opposta rispetto a casa mia.
Ora immaginate che la prima lezione sia stata ieri, sabato, dopo una settimana di lavoro, e che sia durata fino alle 18.
Infine pensate a come si possa sentire un'assistente quando si sente dire che il corso è per stabilire che cosa LEI deve fare e perchè sia capace di far rispettare il patto educativo tra scuola e famiglia.
Infine pensate a come si possa sentire un'assistente quando si sente dire che il corso è per stabilire che cosa LEI deve fare e perchè sia capace di far rispettare il patto educativo tra scuola e famiglia.
Non s'è minimamente accennato al diritto di essere riconosciuta come figura professionale, ad un compenso minimo che permetta alle donne ed ai pochi uomini che fanno questo lavoro di vivere dignitosamente senza farsi sfruttare.
Niente di tutto questo. E d'altronde, non è assurdo che si faccia un corso (cofinanziato dalla regione) per una figura professionale che NON ESISTE?!?
Un docente ha detto che l'evoluzione scolastica è molto lenta, ma io lavoro ADESSO, e voglio, pretendo rispetto ADESSO, non tra 20 anni!
E poi siamo noi a doverci mettere la mano sul cuore quando lavoriamo e sacrificarci in nome del bene del bambino/ragazzo che assistiamo.
Quanta ipocrisia.
3 commenti:
tu assomigli incredibilmente a pj harvey!!! :)
Tu non lo sai, ma è un test.
Vogliono vedere quanto resisti
senza mandarli affanculo.
Se vinci ti regalano la Barbie
edizione Gelmini.
Mi sa che preferisco mandarli a fanculo...ho già tante Barbies di quando ero piccina...
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