Basta seguire una partita di calcio in televisione, di qualunque categoria, di qualunque Paese, per avvedersi della disgustosa abitudine che hanno i portieri di ciccarsi (tradotto sputarsi) sui guanti. La ragione di questo rito è inspiegabile e ignota, soprattutto a certi livelli dove le attrezzature tecnico sportive sono all'avanguardia e di certo non necessitano di alcun fluido corporeo per migliorarne le prestazioni.
So invece molto bene come ho imparato, a mie spese, questa abitudine. E non è stato alla televisione, ma in uno dei tanti campetti di periferia che ho calpestato in gioventù, prima del fischio di inizio della partita, quando, in piena esaltazione pre-gara ho dato il cinque a tutti i compagni chiudendo in bellezza con il portiere, il quale, dopo il virile cerimoniale, vedendo il mio disgusto, ha tentato di scusarsi quasi fosse stato improvvisamente colpito da eiaculazione precoce.
Il mio livello di comprensione, con la mano che grondava altrui saliva, è stata la medesima del partner abbandonato sul più bello.
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