Mi ritengo una persona molto corretta. Mi ritengo una persona estremamente corretta. A volte troppo corretta; incapace di colpi bassi, sempre ancorata ad un senso del dovere decisamente marmoreo e irremovibile, perfino un pò fastidioso.
Però non so se faccio bene. Non so se sia giusta tutta questa mia incorruttibile lealtà. Arrivata a 40 anni mi chiedo se tutte quelle cose che non voglio fare e faccio per lealtà, non me le potrei invece risparmiare. Per esempio, andare a votare quando so benissimo che non c'è nessuno che in questo momento mi rappresenti. Perchè dovrei farlo? A quale scopo? Il mio seggio è lontano da casa, devo prendere il metrò e scusate, ma il dovere civico in questo paese, interessa ancora a qualcuno?
Altro esempio: Monty mi ha criticata per il post "Scelte" perchè a suo dire sembrava che volessi umiliare il mio ex collega della banca. Mi sono preoccupata, l'ho riletto e sono giunta alla conclusione che Monty aveva bevuto troppa orzata. Ma perchè mi sono preoccupata di fare la figura della bulla? Chi se ne importa? Perchè devo ossessionarmi, essere a posto, essere sempre nel giusto? Cos'ho che non va? E a questo punto, sono sicura di essere veramente la persona che credo di essere? Non voglio essere come Alex di Arancia Meccanica nè diventare una spietata dark lady che usa la gente, ma anche se affronto qualche conflitto, anche se scorno, anche se sbaglio, anche se la mia cazzo di personalità ha dei lati negativi, che male c'è ad averli (senza comunque crogiolarmici)?
Mi rendo conto di essere mio malgrado vittima del buonismo a senso unico (molto imprinting cristiano) che ci vuole sempre bravi, sempre a disposizione, senza scontentare mai nessuno. Invece noi veniamo continuamente delusi. Beh, credo che sia ora di finirla.
2 commenti:
In effetti io adoro l'orzata.
mai provata insieme alla menta?
Non si batte.
Ma la fanno ancora? Prova il TAMARINDO...
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