martedì 29 settembre 2009

Canzone del giorno

"Life on Mars" di David Bowie; stamattina sul metrò mi pare proprio di aver visto il protagonista dell'omonimo telefilm...

Rapporti Sociali

Vedo gente, faccio cose...Ma mi sono accorta che da quando lavoro nella scuola mi prende una grande malinconia. Un peso, come se fossi chiusa in una stanza e non parlassi con nessuno. In effetti è così. A parte il ragazzo che seguo a scuola io non parlo quasi con nessuno. A scuola le insegnanti mi sfrecciano davanti tra un'ora e l'altra, si discute solo di insegnamento e non sono riuscita ad approfondire i rapporti con nessuno. I ragazzi ormai mi conoscono, ma non sono il genere che vuol sapere i fatti loro (dato che ci sono già i prof a fare i curiosi) e loro comunicano sì, ma neanche troppo. Mi compenetro nei muri ed osservo.
Esco di scuola, vado in un'altra scuola, dove resto appena un'ora e poi schizzo verso il corso di LIS dove si passano 3 ore massacranti a segnare e le pause sono sufficientemente brevi da non dirsi mai nulla di abbastanza interessante o scendere in dettagli personali. Arrivo a casa che non capisco niente dalla stanchezza e così anche il dialogo col fidanzato non è molto vario. Al sabato ed alla domenica usciamo poco e frequentiamo comunque poche persone con cui io abbia un legame tale da dire certe cose personali.
Mi sento sola eppure vedo un sacco di gente. Non godo la solitudine e manco la compagnia. La persona con cui "parlo" di più è proprio il ragazzo con cui lavoro...Ma lui ha 17 anni, gli argomenti sono adeguati alla sua età...

domenica 27 settembre 2009

Dove finiscono i sogni?


Sto leggendo un altro libro di Martin Millar, "Sogni di sesso e stage diving". Uno dei fili conduttori di questo libro è rappresentato appunto dai sogni. Sogni realizzati e sogni infranti. E nel libro si scopre una bella leggenda secondo la quale tutti gli sforzi non andati a buon fine, tutti gli amori finiti male e appunto i sogni infranti finiscono sulla luna (che è il luogo dove ad esempio si dice stiano i bambini prima di nascere). Ecco la poesia di Alexander Pope ("Il ricciolo rapito")riportata nel libro:

"Alcuni pensarono che fosse asceso alla sfera lunare
Poichè ogni cosa perduta sulla terra è ivi custodita.
Vi son conservati i talenti degli eroi in vasi ponderosi
E quelli dei damerini in tabacchiere e astucci per pinzette.
E' ivi possibile trovare voti infranti e offerte in punto di morte,
E i cuori degli innamorati tenuti insieme da sottili nastri;
Le promesse dei cortigiani e le preghiere dei malati,
I sorrisi delle puttane e le lacrime degli eredi...."


Canzone del giorno

"Small Victory" dei Faith No More, dall'album "Angel Dust"

Mastro Lindo?


Ora, non è che una voglia per forza lamentarsi. Tutto sommato devo essere grata al mio fidanzo che mi ospita da quasi 8 anni a casa sua. Con il tempo lui ha cominciato a tenere alla convivenza più di me, che sono in linea di massima una paladina del "Condividiamo il quotidiano, cresciamo insieme etc.etc." (lo so che i maschi di solito se la ridono di queste definizioni, ma son pur cose che hanno un nome). Il motivo di questo cambio d'opinione risiede soprattutto in un vizio, cioè continuare a sottolineare il mio disordine. Se lo sentiste parlare pensereste che s'è preso in casa una punk appena uscita da uno squat. La realtà per come la vedo io è che sono sì disordinata (e tanto), ma fondamentalmente pulita. Certo, non lavo volentieri i piatti (sono anni che chiedo invano una lavastoviglie) ma lo faccio, anche se essendo un tipo contemplativo ci metto un pò, piego i vestiti senza stirarli a meno che non siano cose particolari, ogni tanto semino qualche foglio di carta qua e là...
Ora che lui è in pensione mi aspettavo che con tutto il lamentarsi fatto in questi anni la casa sarebbe stata uno specchio: il suo unico impegno fisso è un giorno la settimana al bar con gli amici. Non s'è ancora iscritto ad alcun corso nè ha hobby che persegue con continuità (saltella da una cosa all'altra durante la giornata), non fa neanche volontariato.
Ebbene, la casa non è mai stata così sporca. L'unica cosa che fa è lavare i piatti perchè teme gli scarafaggi (buoni amici dei nostri vicini). Per il resto latita e ora che sono tornata a lavorare non posso star dietro alle faccende che nel fine settimana. Ma se (come è successo lo scorso week end) non ci sono, posso star certa che lui non muoverà un dito. Finalmente stamattina ho potuto spazzare i pavimenti, mi sembra di aver tirato su il Sahara (c'è moltissima polvere a Milano), il divano, i mobili, tutto era impolverato. E lasciamo perdere il tappeto che lui spazzola quando va bene una volta all'anno.
Nonostante tutto questo, sarà sempre lui a rompermi le palle se lascio un capello o uno sbaffo di dentifricio nel lavandino. Ah, beh, in compenso ha comprato lo shampoo e il guanto di spugna per lavare l'automobile...

sabato 26 settembre 2009

Canzone del giorno

Ancora PJ Harvey: "Highway 61" una delle cover di Dylan da me preferite. Dall'album "Rid of me"

venerdì 25 settembre 2009

Canzone del giorno

"Victory" di PJ Harvey, dal suo primo album DRY

giovedì 24 settembre 2009

Canzone del giorno

"I'm not even gonna try" di Dave Devant and his Spirit wife. Lo so che ve ne ho già parlato, ma l'idea di non provare neanche ad entrare nel circo della vita intesa come competizione, lavoro regolare, noia, relazioni pallose mi si addice troppo. All together!

Ecco Monty!


Sabato scorso ero ad un seminario per burattinai e nella valigia di una mia amica, guardate cos'ho trovato! Un burattino che a parte il colore dei capelli e l'espressione un pò fissa, è tutto Monty!!!!

mercoledì 23 settembre 2009

L'amore in una pagina

Nel manuale d'Italiano per stranieri che ho comprato c'è una pagina, intitolata "Sentimenti".
Se non fosse quello che realmente è, potrebbe trattarsi di una splendida sintesi delle storie d'amore. Magari non tutte. La riporto qui sotto.

Sono contento.
Mi piace.
Mi fa piacere.
Sei gentile:
Sei carina.
Sto Bene con te.
Mi piaci molto.
Ti voglio bene.
Ti amo.
Spero che tu sia sincero.
Che bello!
Splendido!
Sono arrabbiato.
Temo sia impossibile.
Non voglio.
Non mi piace.
Non mi trovo bene con te.
Non sei gentile.
Non mi piaci.
Ti odio.
Che orrore!

(Da: "Manuale facile d'italiano per gli stranieri in Italia" Vallardi)

Canzone del giorno

Visto l'augusto compleanno odierno vi aspettate una canzone di Springsteen? Ok, "It's hard to be a saint in the city", ma cantata da David Bowie, un altro che è arrivato a 60 anni con stile...

Surpise, surprise!


Faticherete a crederci, ma quest'uomo bello , possente, vigoso, romantico e sexy insieme, che appare all'apice del suo vigore sessuale e che suona ancora senza risparmiarsi per tre ore a show, oggi compie sessant'anni. Per l'occasione riceverà un'onorificenza alla carriera dal Presidente Obama.

Bene Bruce, adesso che sei entrato nella terza età, pensioni quella che spacci ancora per la E Street Band e ci fai un disco decente, per piacere?

Auguri, Man.

martedì 22 settembre 2009

Canzone del giorno

"Time is running out" dei Muse. Album "Absolution", uno dei miei preferiti. Il brano con cui li conobbi, scambiandoli per i Radiohead. Meravigliosamente melodrammatico e disperatamente romantico.

lunedì 21 settembre 2009

I love recycling


Per la sottoscritta il riciclo è quasi un esercizio zen: rosa dai sensi di colpa per la mia vita urbana, depressa dalle notizie sui disastri ambientali e la fine del mondo (non ad opera di alieni ma degli indigeni), cerco rifugio e terapia nell'amorevole separazione dei rifiuti da me prodotti. Pur non ritenendomi una gran consumista (il mio lusso è un libro, un capo d'abbigliamento quando proprio serve o un disco quando si esagera), sono sconcertata dalla quantità di pattume che produco per il solo fine di mangiare.
Basta comprare un pò di carne o di uova al supermarket per avere il bidone della plastica semicolmo. Basta un pò di yogurt per fare un mucchio di bicchierini, bastano due bottiglie d'acqua (anche se noi si beve quella del rubinetto).
Nella mia crociata contro l'eccesso d'imballo ho però un grande avversario: il mio fidanzato. Egli, come molti uomini purtroppo, non ha coscienza ecologica e si ostina a commettere errori grossolani e, a volte, sospetto pure deliberati. Qualche esempio:
Latte: vuole quello nella bottiglia di plastica, più plastica che latte. Prende tutte le scuse possibili ed immaginabili (non lo digerisco, ne usiamo poco...) e spesso mi obbliga a bere quello a lunga conservazione, che oltre a non piacermi, ormai del latte ha ben poco.
Affettati: fino a poco tempo fa gli unici affettati che entravano in casa erano quelli in vaschetta. Ho provato per anni a farlo smettere (a parte la plastica, ci saranno sicuramente più conservanti in quelli che nei salumi tagliati al momento), ma solo quando ha scoperto il rapporto quantità prezzo (e non che non glielo avessi detto) ha finalmente ceduto e si sottopone di buon grado alla fila al banco salumeria.
Gli aromi: salvia, rosmarino, timo, acquistati in gigantesche confezioni di plastica. Roba che paghi oro e che potresti avere gratis (magari un pò affumicata dai fumi della città) sul tuo balcone. Oltretutto quasi sempre ne butti via metà.
Ma c'è di più. Spesso nell'indifferenziata trovo le bottigliette di plastica dello yogurt liquido che lui si beve la mattina, oppure stecchini per le orecchie usati e scottex e fazzolettini pieni di capperi nel bidone della carta (non so perchè ma non sono considerati riciclabili). Confezioni con stagnola di biscotti che finiscono nella pattumiera (andrebbero nella plastica), confezioni di formaggi che bisognerebbe almeno risciacquare, pena trovarsi la casa invasa da un puzzo raccapricciante che ti spinge a portare nei bidoni il sacco prima del tempo (è uno spreco pure quello).
Impossibile poi discutere sulla biodegradabilità dei detersivi: più inquina e meglio lava è il concetto nella capoccina dell'uomo e se ammazza più pesci, chi se ne importa. E mettiamone sempre in abbondanza. Per me ogni bicchierino di polvere per la lavatrice è una stilettata, evito gli ammorbidenti (lui li adora e danno un buon profumo al suo bucato), mi faccio domande sull'anticalcare...Lui no.
Boh, forse si vive meglio così o forse non ha capacità di visualizzare le conseguenze ambientali delle sue azioni. L'umanità in generale valuta solo ciò che può toccare con mano, e anche allora non è detto che non cerchi una pacifica convivenza con l'inquinamento. Lo so che solo il nostro pattume non cambia niente, ma se tutti la pensano così, veramente non c'è salvezza.

Canzone del giorno e gruppo del giorno



"Late in the day" è la canzone del giorno, il gruppo sono i Supergrass!
Risveglio difficile? Malumore? La soluzione ha un nome, Supergrass! Uno dei gruppi Inglesi più divertenti, paladini di una musica che è soprattutto piacere di suonare, cantare a squarciagola e saltellare per la stanza con la propria air guitar.
Eredi del lato positivo degli anni 70' si sono sempre distinti per le loro canzoni orecchiabili ma indubbiamente rock, piene di humor e grande energia!! Impossibile andare al lavoro col muso se avete un loro disco nell'impianto della macchina, anche se ha contorni dark di canzoni come "Mary" e "Richard III" (contenute nel loro disco più scuro che si chiama semplicemente "Supergrass") che raccontano storie degne di libri horror.

Se volete un assaggio della loro musica vi consiglio la raccolta del 2004 "Supergrass is 10", in cui sono contenute i brani qui citati ed un ricco campionario dai loro primi album. Tra le mie preferite segnalo "Pumping on your stereo" (che aveva un bellissimo viedeo con animazione in nero), "Sun hits the sky", "Mansize rooster". Cheerio!

venerdì 18 settembre 2009

Canzone del giorno

Incredibile..."With or without you" degli U2. Ho le mie buone ragioni.
Spero di scrivere cose più interessanti la prossima settimana....

giovedì 17 settembre 2009

Canzone del giorno

"Heartbreaker" dei Led Zeppelin nella versione dei Led Zeppelin

martedì 15 settembre 2009

Canzone del giorno

"Hei Joe" nella psichedelica versione dei Byrds, contenuta in "Fifth Dimension" di cui spero di fornirvi presto una recensione appropriata...

domenica 13 settembre 2009

Canzone del giorno

"Can't find my way home" di Steve Winwood nella magica versione degli Swans.

sabato 12 settembre 2009

Call Any Vegetables


Pubblico il testo di una canzone di Frank Zappa, "Call Any Vegetables":
il vecchio Frank ha il potere di rendermi idrofoba con le sue interminabili jam ma i testi sono veramente deliranti...

(Cheesey, Cheesey)
(This is a song about vegetables, they keep ya regular
They're real good for yo)
Call any vegetable Call it by name
Call one today When you get off the train
Call any vegetable And the chances are good
Aw, The vegetable will respond to you
(Some people don't go for prunes...I
don't know, I've always found that if they...)
Call any vegetable Pick up your phone
Think of a vegetable Lonely at home
Call any vegetable And the chances are good
That a vegetable will respond to you
Rutabaga, Rutabaga,
Rutabaga, Rutabaga,
Rutabay-y-y-y...
(A prune isn't really a vegetable...
CABBAGE is a vegetable...)
No one will know
If you don't want to let them know
No one will know
'Less it's you that might tell them so

Call and they'll come to you
Covered with dew
Vegetables dream, Of responding to you
Standing there shiny and proud by your side
Holding your hand while the neighbors decide
Why is a vegetable something to hide?

Evoluzioni (The Shield)


Per molte cose io sono rimasta indietro. La televisione, per esempio. Non riesco ad abituarmi ai nuovi formati ed ai nuovi orari. Prendiamo i telefilm: una volta li trasmettevano prima di cena, duravano mezz'ora e gli episodi avevano strutture molto simili. c'erano sempre gli stessi personaggi e finivano tutti (tradizione di Aaron Spelling) con una battuta o uno scherzo ridanciano. L'eccezione alla regola erano Maigret (il mio preferito è quello francese) e Colombo, di cui ho già tessuto le lodi. Oggi invece, il telefilm ha sostituito il film di prima serata che io mi ostino a cercare nonostante ormai la tv free (mai mi piegherò al satellite) ne sia povera (a meno che non si tratti di cazzate).
Così mi trovo tagliata fuori dal popolo dei Soprano, di Lost (ho ceduto a guardarne due o tre puntate ma non ci ho capito un cazzo) delle Desperate Housewives, eccetera. E dire che fui una delle prime fans di ER (mi piaceva molto il collega di Clooney, quello che a fine serie moriva di un tumore al cervello). Solo Sex and The City mi aveva preso veramente.
Ultimamente poi, soffro di una crisi di rigetto dei polizieschi: NCIS, Criminal Minds, Numbers, Law and Order, CSI... Per non parlare di quelli tedeschi! Ce ne sono dappertutto e si somigliano un pò tutti.
Unica eccezione era il mio amato Life on Mars, che però è brevissimo, sigh,sigh.

Venendo ad oggi, mi sono decisa a guardare il disco di The Shield che Monty mi aveva rifilato qualche tempo fa. Ero parecchio scettica: ne avevo visti 20 minuti su Italia 1 e l'avevo trovato inutilmente violento. Il sangue e la violenza in tv devono avere una bella motivazione, altrimenti diventano solo pornografia.
Ok, veniamo al dunque: a Los Angeles c'è un commissariato che ha sede in una ex chiesa (si vede benissimo, ci sono le finestrelle colorate), in cui si trovano 1)poliziotti da scrivania, 2)poliziotti di strada e 3)poliziotti d'assalto, quelli cattivi. Il capo delcommissariato, ispanico, ha mire politiche e si è messo in testa di guadagnar voti incastrando Vic, il capo della squadra dei duri, che spadroneggia nel territorio intessendo rapporti coi criminali, pur rimanendo "fedele" alla polizia.
Sarebbe un tantino complicato descrivere tutti i personaggi, sono veramente tanti, però l'idea di esplorare contemporaneamente tutti i lati del lavoro di polizia non è affatto male. Posso dire di essermi sparata 4 episodi di fila senza difficoltà e di aver trovato alcuni temi abbastanza provocatori: l'omosessualità nella polizia, il lavoro nero di operai clandestini, l'omicidio di poliziotti da parte di altri poliziotti.
Però, non so perchè, non sono convinta. Cioè, non mi sento folgorata. Un motivo potrebbe essere molto tecnico, cioè la regia, che alterna senza troppo senso riprese normali e "documentaristiche": ogni tanto capita che durante un interrogatorio improvvisamente la macchina zoommi o faccia una ripresa cercando l' effetto di tipo amatoriale, o giornalistico.
Niente di male, ma perchè? Qual'è il motivo? O si gira un documentario o si gira un telefilm.
E poi è tutto così veloce, sembra di essere su una giostra, il montaggio è velocissimo, non c'è tempo per meditare sull'immagine.
A questa velocità corrisponde poi una gran quantità di storie che vengono narrate contemporaneamente. Troppe, tanto che si perde di vista la vicenda centrale intorno a cui girano tutte le altre. L'unico riferimento sicuro è il titolo dell'episodio. Questa è una tendenza moderna e lo so che il pubblico di tutto il mondo è d'accordo. Ma io mi sento disorientata. Non mi piacciono i telefilm con i brani musicali durante i quali scorrono le immagini del nostro eroe che medita la soluzione del caso (pessima abitudine degli anni 80), ma vorrei almeno capire che faccia ha.
Le storie sono interessanti, ma sarebbe bello che fossero più ricche nello studio delle psicologie e delle situazioni, e poter vedere scene un pò più lunghe di 10 secondi e "assaporare " meglio le atmosfere.
Insomma, l'indagine mi piace, ma per conquistarmi non basta. Alla luce di questo è difficile credere completamente perfino al personaggio che dovrebbe essere Vic: si vuole dipingerlo come un duro, senza troppi scrupoli, insofferente dei capi e dei colleghi da scrivania, con amanti eppure padre di famiglia affettuoso. Ma un minimo di tempo per tratteggiare una figura così complessa ci vuole. Qualche istante in cui possiamo osservarlo da solo. Invece è sempre di corsa.
Almeno in questa prima serie.
Buono comunque. Anche se a me mancano Starsky e Hutch.






giovedì 10 settembre 2009

Proud to be Bald


Mio padre (che NON è quello della foto) è l'uomo più bello del mondo. E' proprio così. E' più bello del mio fidanzato, è più bello del mio primo amore che ho amato con tutto il cuore. Mio padre è calvo e lo è sempre stato da giovane età. Non una chiericuccia, non un progressivo stempiamento, calvo.
Anche se lui non lo ammetterà mai scommetto che quando era giovine aveva un codazzo di tipe che gli correvano dietro, anche se era calvo. Perchè è fico.
Non si rasa la testa, tranne d'estate quando fa caldo. E neanche il mio fidanzato che di capelli non ne ha moltissimi.
Da anni assisto un pò allibita all'abitudine degli uomini di rasarsi in capelli: soprattutto se se tendono a perderli, ma a volte anche se i capelli crescono.
Sarò fuori moda, sarò frikkettona ma io preferisco il capello. Poco, lavato, curato, ma capello. Non il riporto, non il parrucchino, patetici tentativi di coprire la capoccia luccicante, ma neanche l'eliminazione fisica della "vergognosa mancanza" negandone totalmente l'esistenza. A me proprio non piace, mi dà una sensazione di..."tensione", ansia...Sarà che è tanto di moda tra i militari...
Un uomo che espone serenamente la propria calvizie è un uomo in pace con sè stesso, che dà l'idea di essersi accettato coi suoi difetti...Insomma, un tipo rilassato.
E poi...ormai tutti si depilano la testa...Non volete distinguervi? Essere hip?
Quando lavoravo in banca girava voce che un tizio completamente pelato che lavorava lì si fosse fatto tatuare i puntini di una finta rasatura di capelli sul crapone. Spero fosse uno scherzo, ma devo dire che quando gli osservavo il cranio in sala caffè i puntini erano incredibilmente, stranamente regolari.
Poi fate un come volete, però...

mercoledì 9 settembre 2009

In praise of hair


Scorro le trame di alcuni libri sul sito IBS e m'imbatto nel romanzo "Baby o non baby?" di Polly Williams, genere rosa commedia. Leggo: "
Due settimane prima del matrimonio, Stevie Johnson se la sta facendo sotto. Sarà (...) il terrore di essere sul punto di compiere l'errore più grande della sua vita? Certo, ci sono buone ragioni per sposarsi. (...) E che dire del fatto che, sposandosi, potrà fare sesso quando vuole, anche senza doversi prima imboscare nella doccia per radersi le gambe di nascosto in modo da sembrare sempre appena uscita da una beauty farm?
Ecco, quest'ultima frase ha fatto rinascere in me un malumore che covo da anni. Non sono come le ragazze nordiche che avendo il pelo biondo lo lasciano crescere abbondante e setoso sui polpacci possenti nè come le frikkettone americane, cui i fidanzati chiedono esplicitamente di non depilarsi. Però è vero, le donne italiane (ma soprattutto gli uomini) hanno l'ossessione del pelo. Non come in Giappone, dove il pelo fa sesso, da noi il pelo fa solo schifo.
Le storie legate alla depilazione sono tra le più varie, ogni donna è un caso a sè.
Andavo alle medie e c'era questa mia compagna con le gambe con un accenno di pelo che se le guardava scocciata: "Devo andare a fare la ceretta"...non capivo cosa dovesse togliersi. Una conoscente di mia zia s'era fatta venire peli tosti sulle cosce a furia di raderli. Ho conosciuto una ragazza che si radeva i baffetti col rasoio! Un'altra si strappava i peli delle ascelle con la ceretta (sarà normale, non dico di no, ma sotto le ascelle è pieno di linfonodi, roba che è meglio non ravanare troppo). Io mi sono sempre vergognata della peluria sulle braccia e dei baffetti che, pinzetta oggi pinzetta domani, per ben apparire col mio bello (la ceretta si fa quando sono un pò lunghi) si sono induriti. Adesso mi toccherà fare il laser. Qualche anno fa è tornata di moda la "brasiliana", cioè la depilazione totale di parti intime; so di uomini che hanno chiesto alle loro ragazze se per piacere potevano farsela fare, a loro avrebbe fatto piacere. Se siete donne ne avete da raccontare, se siete uomini ne avete da ascoltare.
Vergogna del pelo.
Diventa un'ossessione: guardi le tipe in tv, sui giornali e anche per la strada, finisce che ti senti un freak. Controlli e ricontrolli i bikini, fai le strisce, il silképil e alla fine dai pure una botta di rasoio. E' un miracolo se ti resta attaccata la pelle alle gambe; tutto per essere sempre perfetta, liscia liscia come una bambola di gomma.
La prima volta che sono andata a fare una ceretta alle gambe mi vergognavo, mi sentivo come un gorilla e mi aspettavo un'espressione di disgusto dell'estetista quando mi fossi tolta i pantaloni. Quella invece non fece una piega e mi disse: beh, sì, ci si depila, ma non vedo il pelo come qualcosa di antiestetico...Senza contare che generalmente, come accenna la trama del libro, una volta consolidata la relazione queste menate spariscono: lui comincia a ruttare e scoreggiare rumorosamente e tu smetti di essere una regina di porcellana. E allora dico, perchè non cominciare a rilassarsi da subito? Tu scoreggia pure (non troppo rumorosamente magari) in pubblico, però non formalizzarti troppo se non mi sono brasata il labbro superiore appena prima di uscire con te nel tentativo di rimuovere un pelo lungo un micron che lo deturpava.
Anche gli uomini si depilano, ne conosco, ma normalmente per loro è un extra narcisistico, non un dovere sociale...
Sogno un giorno in cui la filosofia frikkettona sarà nuovamente legge e non ci si scandalizzerà più per un ginocchio da cui spuntano due peletti o un labbro ombreggiato di peluria. E nell'attesa cerco di non farmene più un problema.






domenica 6 settembre 2009

41 e non sentirli (perchè tanto già te li sentivi vent'anni fa)


Well, oh what a feeling
that burns down low
when you ain't got no where to turn,
or no where to go

It makes me feel like sometimes
I'm outta control
So I'm gonna get wasted
with all my country heroes

I'm drinkin' some George Jones,
and a little bit of Coe
Haggard 's easin' my misery
and Waylon's keepin' me from home
Hank's givin' me those high times -
Cash is gonna sing it low
I'm here gettin' wasted -
here with my country heroes

I'm drinkin' that whiskey
out of that glass
and if that ain't country,
boy, you can kiss my ass

I wanna hear them old songs -
nothin' of the new
'cause this might be the last time
I'm gonna see you

So I'm drinkin' some George Jones,
and a little bit of Coe
Haggard's easin' my misery
and Waylon's keepin' me from home
Hanks givin' me those high times -
Cash is gonna sing it low
and I'm here gettin' wasted -
just like my country heroes


I'm here gettin' wasted -
with all my country heroes

























sabato 5 settembre 2009

Good Vibes! Dear Prudence- The Beatles


Dear Prudence, won't you come out to play
Dear Prudence, greet the brand new day
The sun is up, the sky is blue
It's beautiful and so are you
Dear Prudence won't you come out to play

Dear Prudence open up your eyes
Dear Prudence see the sunny skies
The wind is low the birds will sing
That you are part of everything
Dear Prudence won't you open up your eyes?

Look around round
Look around round round
Look around

Dear Prudence let me see you smile
Dear Prudence like a little child
The clouds will be a daisy chain
So let me see you smile again
Dear Prudence won't you let me see you smile?

Dear Prudence, won't you come out to play
Dear Prudence, greet the brand new day
The sun is up, the sky is blue
It's beautiful and so are you
Dear Prudence won't you come out to play

foto: Yorkshire 2006