sabato 31 luglio 2010

!!!

Linko un articolo molto interessante sull'influenza delle lingue sulle culture...QUI

mercoledì 28 luglio 2010

Passaggio di consegne

L'anno scorso all'Hard Rock Calling ad Hyde Park, i Gaslight Anthem hanno invitato sul palco il loro padrino Bruce Springsteen.
Insieme hanno brutalizzato The 59 sound.
E' stato come assistere ad un ideale passaggio di consegne tra chi ha fatto la storia del rocchenroll degli ultimi lustri e chi, con ogni probabilità, la farà.
In comune la provenienza da quel non -luogo che è il New Jersey.

mercoledì 21 luglio 2010

Preoccupazioni

Dunque l'altro giorno vado in Provincia, con la madre del ragazzino che seguo ed il ragazzino stesso.
Bisogna fare la richiesta di rinnovo di assistenza alla comunicazione, ma alla signora manca un modulo ISEE che attesta i redditi e per rifarlo (è scaduto tipo due giorni prima) ha bisogno della presenza della sorella che in questo momento si trova oltreoceano e tornerà a fine agosto.
Il termine della richiesta è venerdì prossimo.
Chiediamo all'assistente sociale cosa possiamo fare. Lei dice che si può solo far firmare un modulo al richiedente in cui dichiara di accettare il contributo minimo per l'assistenza e si impegna a fornire quanto prima il nuovo modulo ISEE.
Dò un'occhiata al contributo minimo: equivale ad un terzo del mio già magro salario.
"Scusi" chiedo "Ma io dovrei lavorare un mese (speriamo uno solo!) per questa cifra?"
"La famiglia può integrare, ma si deve accordare lei".
La madre fa il sorriso di chi non ha capito o fa finta di non capire. Non posso darle torto in fondo, lavora per sè e per il figlio, fa la donna delle pulizie, è extracomunitaria, sta in affitto in un posto che deve essere orrendo in una periferia dove la gente ha le finestre che danno sul cavalcavia della circonvallazione.
L'assistente sociale non batte ciglio.

Questo è il mondo in cui si dibatte la mia categoria, pagata con un contributo Provinciale, il resto al vostro buon cuore. Magari se mendico ai semafori tiro su qualche euro in più.
E se da una parte mi sembra assurdo aspettarsi da questa donna un'integrazione economica (con che faccia gliela chiedo?), dall'altra mi sento rabbiosa perchè ho sempre fatto più, molto più del mio dovere per suo figlio e devo mangiare pure io, potrebbe pensarci da sola.
Ho fatto un conto. La mia retribuzione fino ad adesso ha coperto 25 ore la settimana, questa cifra ne copre 31 al mese.

Ma sentite questa. Pare che tra le nuove regole sulla mia categoria ci sia anche quella che stabilisce che dopo il 26mo anno d'età, a meno che non faccia l'università il sordo non ha più diritto al contributo per avere un'assistente alla comunicazione. Una regola assurda, considerate le difficoltà scolastiche dei sordi e l'arrivo di giovani sordi, alfabetizzati e molto in gamba dall'estero. Conosco un ragazzo dello Sri Lanka di 25 anni, che vorrebbe prendere un diploma, ma come farà senza assistente alla comunicazione? Non se la può certo pagare.
Tenete presente poi che molti di questi giovani hanno già fatto le superiori nel loro paese, ma il diploma non è riconosciuto qui e così sono costretti a rimettersi a studiare per ottenere ciò che già hanno. Ma così non possono farlo. Questo è anticostituzionale e viola il diritto allo studio.

Tutto ciò mentre il Comune inonda le biblioteche pubbliche di fascicoloni a colori sul bilancio sociale dell'assessorato a famiglia, scuola e politiche sociali. Ammassi di fotografie esaltanti e quattro pagine di dati concreti che potevano essere restituiti senza spendere tanto, dato che di questi libretti il 95 percento andrà al macero. Questo per far cassa in vista delle prossime elezioni, convincerci che ci pensano loro alle nostre necessità, ad aiutarci. La crisi c'è solo per noi, la campagna elettorale ne è esente.
Sono preoccupata, preoccupata...



martedì 20 luglio 2010

Citami quello (pro)

-Scegli. Testa o croce?
-Ma lo capisci che non è la moneta a decidere? Che sei tu a decidere?
-Io e la moneta siamo arrivati allo stesso punto.

Vaticano Pedofilo: Tragedia più tempo

Era inevitabile che succedesse...Guardate il video

Citami quello

Hihi, vediamo quanti indovinano...

1) Mi avrebbe offeso di meno se avesse ucciso mia madre.
2) La vita, già di per sé noiosa e ripetitiva, diventa in mancanza di fantasia uno spettacolo mortale.
3) Esiste nel mondo una specie di setta della quale fanno parte uomini e donne di tutte le estrazioni sociali, di tutte le età, razze e religioni: è la setta degli insonni, io ne faccio parte da dieci anni. Gli uomini non aderenti alla setta a volte dicono a quelli che ne fanno parte: 'se non riesci a dormire puoi sempre leggere, guardare la tv, studiare o fare qualsiasi altra cosa'. Questo genere di frasi irrita profondamente i componenti della setta degli insonni. Il motivo è molto semplice; chi soffre d'insonnia ha un'unica ossessione: addormentarsi.
4) La sfortuna non esiste. È un invenzione dei falliti... e dei poveri.
5) Forse sedermi a questo bancone è la cosa più pericolosa che ho fatto in tutta la mia vita.
6) Quando si è stati amici una volta, lo si è per tutta la vita.

lunedì 19 luglio 2010

Citami questo! / 2

Altro giro. Direi che stavolta i cinefili devono farcela entro l'indizio numero 3.

1) La solitudine mi ha perseguitato per tutta la vita, dappertutto. Nei bar, in macchina, per la strada, nei negozi, dappertutto. Non c'è scampo: sono nato per essere solo.

2) Adesso devo rimettermi in forma, stare seduto tutto il giorno mi ha fatto diventare flaccido, i muscoli sono spariti da oggi in poi cinquanta flessioni tutte le mattine, cinquanta flessioni niente più tranquillanti niente più cibo cattivo lontano dai nemici del mio corpo d'ora in poi la mia vita sarà riorganizzata tutti i muscoli dovranno essere tesi.

3) - Insomma, qual è il tuo problema?
- Passo la notte in bianco
- E vatti a vedere i film porno
- C'ho provato, ma è lo stesso
- E allora che fai la notte?
- Vado in giro fino al mattino in metropolitana. Allora ho pensato, se è così è meglio che mi faccia pagare.

4) Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l'altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.

5) Ogni volta che riporto la macchina in garage devo ripulire i sedili, sono sempre impiastrati. Certe volte c'è anche del sangue

6)- Ma dove va?
- Me ne vado a casa.
- Perché?
- Non so perché ci sono venuta. A me non piacciono questi film.
- Ah, guardi che io, io non lo sapevo che lei la pensava così per questi film. Io poi non m'intendo di film, se l'avessi saputo...
- E questi sono gli unici film che lei va a vedere?
- Sì, io ci vengo qui, mi pare che, non sono mica male...
- Portarmi in un posto simile significa non avere il minimo rispetto per me.
- ...Ah, allora andiamo in qualche altro posto, ci sono tanti cinema dove andare, io, io non me ne intendo ma posso portarla in un altro posto, dove vuole.
- Siamo troppo diversi.

7) State a sentire stronzi figli di puttana io ne ho abbastanza, ho avuto anche troppa pazienza e non ho intenzione di... State a sentire stronzi, figli di puttana io ne ho abbastanza, ho avuto anche troppa pazienza, ho avuto anche troppa pazienza, ho avuto troppa pazienza con voi sfruttatori, ladri, drogati, assassini, vigliacchi. Ho deciso di farla finita, ho deciso di farla finita, ho deciso di farla finita, ho deciso di... sei morto!

8) - È lei Matthew? Cerco compagnia.
- Sergente, le giuro che non sto facendo niente, sto, sto soltanto aspettando un amico. Ma perché mi vuole portare dentro?
- Non sono un poliziotto.
- Allora perché m'ha detto che cerca compagnia?
- ...M'ha mandato quella ragazza lì.
- Ah, ma non è che, non è che ha una 38 dentro quegli stivaletti?
- Una 38? No, no no. Sono pulito.
- Ah, allora sei davvero un cowboy?
- Sì.
- Ah, meglio così, molto meglio, si sì. Preferisco. 15 dollari 15 minuti, 25 dollari mezz'ora, va bene?
- Ma va.
- Cowboy, eh? Una volta anch'io avevo un cavallo, a Coney Island. È stato investito da un tram. Senti, prendere o lasciare. Se vuoi fare economia è meglio che non ci vai proprio. Perché se ci vai poi torni qui tutte le sere; ha 13 anni, tu non l'hai mai vista una passera come quella. Ci puoi fare quello che vuoi con quella, puoi venirle addosso, puoi fare davanti, puoi fare di dietro, tutto quello che vuoi insomma. Te lo fa diventare in un modo che te lo senti scoppiare.

9) Solo adesso mi accorgo quanto lei assomigli a tutti gli altri. Fredda e insensibile. Ce n'è tanta di gente così, specialmente le donne. Sono tutte uguali

10) Ah si certo, ah ah... Vaffanculo figlio di puttana, ti ho visto arrivare sai, pezzo di merda, avanti, avanti su, io non mi muovo, non mi muovo dai, prova a muoverti tu, e muoviti... Non ci provare stronzo. Ma dici a me? Ma dici a me? ... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Eh, Non ci sono che io qui. Di', ma con chi credi di parlare tu? Ah si è e, va bene...

giovedì 15 luglio 2010

"Basta che non parliamo del caldo..."


Col cazzo, cara la mia Kathleen Turner! Parliamone! Perchè io di questo caldo ne ho già le tasche piene! Mi fa sbroccare!!!!AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH! Datemi una nuova glaciazioooneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

venerdì 9 luglio 2010

Della praticità


Si dice che gli uomini siano esseri pratici.
Io ho qualche dubbio.
Qualche sera fa siamo rientrati da un viaggio. L'arrivo a casa era previsto verso le 23 ma a causa di un ritardo dell'aereo abbiamo aperto la porta di casa circa un'ora dopo.
Quando arrivi a casa verso mezzanotte e sei in ballo da ore tra metropolitane, aerei, autobus e ancora metrò, quando ti sei portato un valigione in cima alle scale, ed entri in casa e la trovi un forno, cosa fai?
Personalmente apro tutte le finestre, mi metto in bermuda e mi svacco sul divano.
Non avendo cenato mi mangio anche uno yoghurt e guardo un pò di tv per rilassarmi.

Invece, il mio fidanzato inizia una laboriosa attività: disfa la valigia, mette i panni sporchi da lavare, riordina tutti i souvenir, mette nell'armadio gli abiti non usati.
Verso le 00.30 sento che smadonna in camera da letto e lo trovo che armeggia con uno dei cassetti del suo comodino, completamente uscito dalle guide: non mi spiega niente e mi chiede aiuto. Un pò scocciata lo accontento. Ma quando non riesce a reinserire con successo il cassetto, s'incazza il doppio, comincia a svuotarlo. Gli cade una custodia di Swatch ed ha uno dei suoi scattini, sbatte la scatola con rabbia e l'orologio vola di fuori.
Ditemi se questa è praticità: a mezzanotte e mezza, dopo una giornata in viaggio, non trova niente di meglio da fare che smontare i mobili e incazzarsi col loro contenuto. Ovviamente lo mando a quel paese e vado a farmi una doccia.
Una situazione simile si verifica un paio di sere più tardi, quando colti dal panico per un'invasione d'insetti simil zanzare andiamo alla ricerca di un emanatore elettrico d'insetticida, sepolto nei mobiletti di bagno o cucina.
Apro un'anta e sento un TAC. Dopo di che l'anta non si chiude più perfettamente (ma si chiude). Ancora siamo oltre la mezzanotte e ancora il mio fidanzato si arma di cacciavite e cerca di risolvere il problema, chiamandomi in aiuto e incazzandosi perchè non ci riesce. Alla fine si rompe una delle cerniere sulle quali stava operando. Bene. Almeno stavolta non s'incazza eccessivamente, e non sbatte niente per terra.
Più in generale la sua abilità è splendida nel chiamarmi in suo soccorso quando sa benissimo che non gli sarò di alcun aiuto e che magari mi stavo schiantando sul divano dopo una giornataccia. Sembra che più che di una mano abbia bisogno di conforto o di un pubblico davanti al quale perdere le staffe. Ma la cosa peggiore è che si fa prendere dal panico e diventa matto per una stupidata.
Mi ricordo quando abbiamo montato lo stendibiancheria sopra la vasca da bagno: ad un certo punto lui s'è fatto cogliere da uno dei suoi momenti di paranoia e quasi si fa partire un embolo per un problema di montaggio che io, osservando, avevo già risolto nella mia testa. La mia soluzione ha funzionato.
Insomma, saranno pure pratici gli uomini, ma a volte non sembra proprio...

giovedì 8 luglio 2010

Vittorie

Oggi sono andata ad una riunione di lavoro. Ero molto preoccupata, temevo che ci sarebbe stata una battaglia e io che nonostante le apparenze sono una persona molto mite ero in crisi. Detesto la gente che urla e temevo che per tenere la posizione avrei dovuto incazzarmi a morte e farmi venire una colica al fegato.
Invece, diciamo che è andata bene.
Certo, sotto la patina di accogliente perbenismo ho intuito messaggi chiari e perentori sul mio operato, ma dato che son stata sincera e onestamente so che queste persone mentono spudoratamente, me la sono cavata bene direi.
E' arrivata anche una mafiosissima accusa che però sono stata brava a rimbalzare al mittente, senza scaraventare la sedia in testa a qualcuno. Quasi con un sorriso.
Resta comunque un certo malessere: se dal mio lavoro non dipendesse un'altra persona avrei già mandato tutto a puttane. Questo ambiente è terribile, pieno di vipere, di pazzi e psicotici d'ogni fatta pronti a raccontar palle per metterti in pessima luce e crearti problemi.
Roba che mette i brividi, soprattutto considerato che si tratta di un mestiere che ha il nobile scopo di formare gli adulti del futuro. Che bel futuro...