giovedì 6 agosto 2009

Fumetto: "V per vendetta"


Come forse ho detto in precedenza, non sono una lettrice di fumetti. Generalmente mi piacciono solo quelli comici, anche se per alcuni autori (Mattotti, Paz) posso fare uno strappo. E come forse ricorderete, sono rimasta estasiata da "Watchmen", sceneggiato dallo stesso Alan Moore coautore di questa serie. Si tratta di un fumetto famoso in tutto il mondo, da cui è stato tratto un film e di cui ho sentito parlare solo bene. Chiarito tutto ciò, sappiate che il mio giudizio non è quello di un esperto.
Dunque, "V per vendetta" è stato iniziato nel 1981 da Moore e dal disegnatore Andrew Lloyd. Sono gli anni del Thatcherismo selvaggio e la storia riflette il clima del paese.
Si ipotizza che dopo un conflitto mondiale l'Inghilterra sia governata da un regime che controlla tutto attraverso telecamere, microfoni, polizia ed informazioni manipolate. In nome della sicurezza nazionale ogni libertà ed ogni espressione artistica sono state abolite. Le varie parti degli organi di controllo si chiamano l'Occhio, l'Orecchio, il Dito, eccetera.
In questa situazione a dir poco oppressiva e claustrofobica (e non di meno realistica) irrompe un uomo mascherato come Cyrano, con tanto di cappello e mantello: uccide personaggi di spicco della nomenclatura, salva fanciulle, spezza l'ordine costituito. Chi è? Da dove viene? Forse non lo sapremo mai. Forse non importa.
La storia di questo fumetto è appassionante e complessa. E' impressionante constatare come con i suoi riferimenti piuttosto espliciti e la critica alla società del controllo in nome della sicurezza abbia predetto i tempi che erano a venire, quelli in cui ogni libertà sarebbe stata sacrificabile per un presunto "bene superiore".
Nessuno è pulito in questa società immaginaria, lo stato, la polizia, la chiesa, ci sono dentro tutti. E per tutti V ha una punizione. Ma il suo scopo e ben più ampio e non si fermerà come alcuni pensano.
Alan Moore è certamente un grande sceneggiatore, pazzo che più pazzo non si può, ma purtroppo qualcosa non funziona. I disegni, scusate tanto, sono proprio brutti. Così brutti che si fa una fatica terribile a distinguere i vari personaggi e si crea una grande confusione. Il personaggio femminile di Eve viene straziato dalla penna di Lloyd, a volte da una vignetta con l'altra non la si riconosce. Questo, insieme con l'impaginazione quasi identica di ogni pagina, con vignette molto piccole rende lo stile già non chiarissimo ancora più difficile da comprendere.
Secondo il mio amico Ciccio, Dave Gibbons non era all'altezza della sceneggiatura di "Watchmen", ma almeno era chiaro!
Non so se sia per questo o per un problema di traduzione, o perchè ogni tanto Moore si perde, ma verso la fine ho fatto una gran fatica a distinguere i personaggi e tutto l'intreccio. Accetto opinioni diverse.
Considerando che si tratta di una serie, forse c'è un problema di continuità o, al contrario, seguirlo mese per mese forse risultava più facile.
Nonostante tanti difetti l'originalità dell'argomento e la genialità di Moore sono lì, evidenti a tutti.
Il suo nome rimane un ottimo motivo per prendere in mano un fumetto, se questo in particolare, lo lascio decidere a voi.

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