sabato 1 maggio 2010

Lavoratoooriiiiiiiiiiii.....!!!


Primo Maggio, festa del lavoro. "Lavoro", un tormentone, un gagliardetto, una parola che negli anni recenti in Italia è diventata sempre più vuota e patetica man mano che veniva utilizzata per le campagne elettorali e per istupidire e spaventare le persone. Se vai ad intervistare gli studenti universitari e gli chiedi che sanno del 25 Aprile e della politica italiana, ne troverai tantissimi che ti diranno "A me non interessa, a me interessa il lavoro".
Gli operai ex di sinistra hanno spostato il voto perchè "...c'è bisogno di lavoro" . E così via.
Lavoro, lavoro. Ma quale lavoro? Un part time in un call center? Un contratto a progetto rinnovabile all'infinito tenendo il lavoratore sempre in sospeso senza certezze, senza diritti, senza uno stipendio decente? Oppure uno in nero, senza coperture sanitarie, senza assicurazione e peggio ancora senza la certezza di tornare a casa tutti interi la sera?
Questo è quello che "lavoro" oggi significa sempre più spesso, una parola che si associa a bisogno, necessità, una parola che a furia di dire sempre sì ha ormai più a che fare con il ricatto che con il diritto e la felicità. Non è questo il lavoro degno di essere festeggiato.
Perciò credo che oggi più che chiedere lavoro e basta sia necessario chiedere dignità del lavoro: stipendi adeguati, sicurezza, formazione, garanzie. Ma tocca a noi prima di tutti riconoscere questi valori a quello che facciamo: se non riteniamo che valga la pena di lottare per i nostri diritti significa che il nostro lavoro non conta niente. E' quello che qualcuno vuol farci credere, ma oggi è il giorno giusto per ricordarsi che non è vero, che dobbiamo chiedere per ottenere e che il rispetto non è un favore elargito dall'alto, ma un diritto.
Buon PRIMO MAGGIO!!!



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