Più guardo la pubblicità e più mi rendo conto di quanti "bisogni indotti" siamo vittime. Indotti soprattutto dalla paura: paura di puzzare, paura di avere l'alito cattivo o i denti gialli, paura di cuscinetti adiposi e calcagni screpolati (ve lo giuro), paura di brufoli e peli. Tutto ci minaccia, ma per tutto c'è un rimedio, dal deodorante che puoi spruzzare sui vestiti (ebbene sì), all'assorbente antimacchia.
Ma la cosa che terrorizza di più è l'igiene. O meglio, la mancanza di essa. Germi e batteri, microparticelle d'ogni fatta e colore s'annidano dovunque, nel water come nei vestiti e nelle scarpe e sugli oggetti d'uso quotidiano, creando panico e spavento. Non basta combattere i cattivi odori, dice una tizia il cui bambino si dimena per la cucina, bisogna eliminare i batteri. Non basta deodorare il water, bisogna evitare che ci si annidino i germi! Proclama la papera che lava i cessi. Detersivi all'uranio o raggi laser, tutto è lecito nell'atavica lotta senza quartiere con lo sporco.
A volte però si esagera con le cazzate e si risulta veramente pomposi e inutili. Parlo dello spot di una nota marca di detersivi che vede una gelida signora che parla molto compita con un'invisibile intervistatore. La signora ci informa che ama tanto le uscite con la famiglia, famosi "momenti un pò speciali" di cui blatera sempre la pubblicità. Ma, attenzione, per i vestiti della gita lei si sente sicura, con questo prodotto ha tutta l'igiene e il pulito che desidera. Dico, se lavi il bucato, deve essere pulito. E quindi la carica batterica del tutto tollerabile, che bisogno c'è di rendere gli abiti sterili come quelli di un chirurgo? Non ha detto nessuno alla signora che oltre a non esserci un modo per sconfiggere i batteri, questi sono utili alla nostra sopravvivenza?
Eppure c'è chi abbocca (mia madre in primis), terrorizzata dagli attacchi dei piccoli mostriciattoli. Non c'è niente come la paura delle malattie per vendere, ma francamente, mi viene da ridere. Sì, insomma, non siamo più nel medioevo, abbiamo fogne, acqua corrente e sapone in quantità.
E trovo queste campagne banali, scontate e fastidiose. Ci fanno sentire sempre in pericolo. Sarebbe carino un guizzo di creatività, di novità, ci sarà un altro modo per vendere detersivi...Cercate un uomo da mettere in ammolo, dico io.
3 commenti:
sparlare della pubblicità è come
sparare sulla croce rossa...
difatti di solito non lo faccio, ma ogni tanto mi girano le scatole...Comunque anche la pubblicità è parte di tutto il sistema dei media che ci opprime...non è solo vendita...
E comunque sono sempre 50 punti
Posta un commento