martedì 24 novembre 2009

Dies Irae- Teatro degli Orrori "A sangue freddo"


"Sopra si sentivano come dei passi di giganti: erano grappoli di bombe ad alto potenziale che cadevano. I giganti non la smettevano più di camminare..." Kurt Vonnegut, "Mattatoio 5"

"Cantami o Diva del Pelide Achille l'ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei, e molte anzi tempo all'Orco alme d'eroi! E di cani e di augelli orrido pasto..." Omero, "Iliade"

La rabbia del Teatro degli Orrori è lucida, granitica e tagliente. Si abbatte con la potenza di un'astronave che precipita al suolo incendiandosi, fende la terra, la fa tremare.
La loro apocalisse di suoni e di parole solleva gli oceani, scuote, grida contro la miseria quotidiana che ci affligge e a cui ci siamo compromessi per il bene del nostro quieto vivere, annullando la volontà e la capacità di ragionare, lottare e indignarci, diventando complici di un sistema che sta facendo tutto a pezzi. Non solo l'Italia, minuscola, ma il mondo intero. Siamo tutti colpevoli e l'indifferenza è il nostro peccato.
Atrofizzati dalla realtà artefatta ci troviamo sballottati in una specie di uragano. Non c'è luogo in cui nascondersi e siamo continuamente messi di fronte alla nostra debolezza, vigliaccheria e ancora indifferenza.
Il Teatro degli Orrori parla del presente, del passato e dell'orrendo futuro che ci attende se non ci sveglieremo dal nostro patetico torpore.
Sono raffinati e diretti, capaci di trasformare un inno di guerra in un sospiro d'amore perduto, in grado di sorprendere ad ogni brano e di ogni brano fare una freccia infuocata, senza rinunciare a nessun suono, inglobando tutto, dal punk all'elettronica. Il contrasto tra i testi forti, pieni di citazioni poetiche, volutamente ridondanti e visionari e la musica densa, piena di energia è notevole.

Non so perchè, ma in qualche modo mi viene da fare un paragone coi tedeschi Einsturzende Neubaten: anche Blixa Bargled e soci creano atmosfere oscure ed inquietanti; differentemente da loro però, il Teatro degli Orrori non sublima le emozioni, non le sospende, ma le restituisce, con consapevolezza in tutta la loro forza, violenza, disperazione.

Veramente, veramente un disco da non perdere, da ascoltare fino allo sfinimento, fino alle lacrime.

2 commenti:

cosmic kid ha detto...

aaaahhh se non ci fosse il tuo
pusher di musica preferito...
:-)

Ms Rosewater ha detto...

EH Sì...