Per la serie "Sempre i primi ad arrivare ultimi", qualche sera fa a casa di Ciccio ci siamo guardati il film a cartoni animati tratto dal fumetto di Marjane Satrapi, disegnatrice iraniana ormai conosciuta in tutto il mondo grazie a quest'opera autobiografica. Attraverso le proprie vicende personali ella racconta non solo la propria giovinezza ma anche la storia dell'Iran dalla deposizione dello scià negli anni 80. Nata in una famiglia borghese, abituata ad un ambiente colto, Marjane s'interessò fin da bambina alla politica, seguendo i racconti dello zio (prima pigioniero politico sotto il regime dello scià e successivamente ucciso dai rivoluzionari) e formandosi idee autonome senza farsi influenzare dall'indottrinamento operato nelle scuole.
Tanta libertà d'opinione rischiava però di farle correre guai seri coi guardiani della rivoluzione ed i genitori furono costretti a farla espatriare con la scusa dello studio. Una prima volta a Vienna e poi a Parigi, in pianta stabile. La storia di Marjane Satrapi è veramente sorprendente e dolorosa, sia per le vicende interne del suo paese, sia per le scelte e le avventure non sempre piacevoli che le sono toccate, non ultima la depressione, i sensi di colpa, il distacco dagli affetti familiari.
Il disegno animato è un mezzo che contribuisce ad alleggerire il peso di avvenimenti tanto drammatici e mentre guardavo il film mi sono detta che un lungometraggio con attori sarebbe probabilmente stato insostenibile, oltrechè difficilissimo da far funzionare a dovere. E pure le vicende politiche iraniane, che mi sono sempre parse abbastanza oscure, vengono illustrate con chiarezza.
La cultura orientale della disegnatrice è ben presente nello stile dei disegni e il bianco e nero la fa da padrone, aggiungendo fascino, poesia ed efficacia alle immagini.
Rimane una sensazione di rabbia e di amarezza, in questo racconto che non ha un lieto fine, ma che si chiude come un capitolo di un libro, non definitivamente, allundendo ad una lotta politica ancora aperta e ad una vita appena cominciata. Se siete donne percepirete ancora più forte questa sensazione.
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