venerdì 21 novembre 2008

Johnny Cash!


Pubblico il raccontino col quale ho vinto alla trasmissione "Jalla!Jalla!" di Radiopopolare il cofanetto "Johnny Cash at Folsom" Prison....IIIIIIH AH!

"90"

Johnny Cash salì sulla 90 con tanto di cappottone e custodia della chitarra. Rimasi un po’ stupita.
Lui era proprio in testa, tutto vestito di nero spiccava paurosamente in mezzo alla folla variopinta.
Molti si girarono a guardarlo, mentre cercava un biglietto nelle tasche dei jeans, ammirando la sua eleganza.

Ero a bocca aperta. Di solito quando vedo una persona nota per la strada cerco di fingere che sia un palo della luce, un po’ per discrezione, un po’ perché non avrei comunque molto da dire, anche se è qualcuno che ammiro. Ma Johnny Cash è categoria A, lui val bene lo sputtanamento, lui lo volevo almeno vedere da vicino. Poteva anche essere un’allucinazione, dopo tutto.

Così cominciai a risalire la corrente dell’autobus, lentamente. Appena superata la prima vettura, le ruote del mezzo passarono su un grosso buco, facendo schiantare col contraccolpo tutto il suo contenuto umano. In men che non si dica fui a fianco di JOHNNY CASH! Accipicchia, era proprio lui.

Aveva le dita inanellate, una cravatta di cuoio e la fibbia della cintura d’argento; l’espressione però non era quella di una leggenda del country, bensì di un uomo che ancora non ha trovato il biglietto del tram.
Infatti non aveva ancora smesso di passare le mani da una tasca all’altra tirandone fuori bigliettini di ristoranti, qualche dollaro o il necessario da cucito di qualche motel.

D’improvviso mi resi conto di una presenza dall’altro capo dell’autobus, proprio in fondo.
-Hei, tu!- gridò la presenza –Ce l’hai il biglietto?
Alzai la testa. Era il controllore. Aveva l’aria cattiva. Aveva l’aria feroce. Aveva puntato Johnny quando l’aveva visto cercare il biglietto e SAPEVA che non l’aveva ancora trovato.

Johnny lo fissò. Il controllore fissò Johnny. Nella vettura calò il silenzio. Tutti si schiacciarono contro le pareti, in braccio ad estranei, sugli scalini delle uscite: stava per scoppiare l’inferno.

Cash continuò a fissare il controllore. Quello fece lo stesso e si mise i pollici nella cintura.
-AAAlloraaa, ce l’hai il biglietto?- ripetè con voce vagamente stridula
-Perché non vieni a controllare?- rispose finalmente Johnny col suo vocione
-Sicuro…sulla piattaforma!
E cominciarono ad avanzare, lentamente senza mai staccarsi gli occhi di dosso. Quasi tutti, nel tentatio di scongiurare lo scontro stavano cercando nelle tasche, in borsa, un biglietto da prestare all’uomo in nero, ma dato che eravamo in molti a scroccare non servì a granchè.

Ormai i duellanti erano quasi arrivati al luogo convenuto, quando ci furono continuarono a fissarsi a lungo. Poi il controllore ghignò nuovamente:
-Allora, ce l’hai il biglietto?
Johnny sorrise appena. Alzò la mano sinistra e per un istante tutti pensarono che gli avrebbe sferrato un cazzottone. Invece gli mostrò una carta. Un asso di picche. Gliela lanciò addosso e quando arrivò in mano all’altro era un biglietto dell’ATM regolarmente timbrato e ancora valido.
-Ma…ma…-mormorò il controllore sbalordito, almeno quanto il resto dei passeggeri.
Johnny gli voltò le spalle e tornò alla sua chitarra, che lo aspettava in testa.

Subito dopo i passeggeri si riversarono urlanti nel corridoio, afferrarono il controllore per mani e piedi e lo incaprettarono con un pigiama di flanella comprato da una signora filippina al mercato
A questo punto ci voleva una canzone, e Johnny lo sapeva. Barcollando appena nonostante i curvoni parabolici affrontati dall’autobus aprì la custodia, tirò fuori la sua chitarra (nera) e attaccò “Ring of Fire”!
Provocando battimani, cori e danze sulla )90 che correva sobbalzando verso il tramonto di cemento della circonvallazione…

Titta 2008

2 commenti:

cosmic kid ha detto...

Forse sarebbe stata più adatta
Folsom Prison Blues :
"I shot a man in Reno
Just to watch him die..."

:-D

Ms Rosewater ha detto...

Ma "Ring of fire" è la mia preferita...:-)))